Una pianta sempreverde che profuma e colora l’inizio della Primavera
La mimosa è una di quelle piante che tutti conoscono, soprattutto quando si avvicina l’8 Marzo. Il suo colore giallo acceso e il profumo delicato la rendono inconfondibile, ma dietro questa pianta c’è molto di più di qualche mazzo regalato una volta l’anno. Se hai appena acquistato una mimosa o stai pensando di farlo, questo articolo ti spiega tutto quello che ti serve sapere per coltivarla al meglio e capire perché è diventata il simbolo della Festa della Donna.
Generalità sulla mimosa
Partiamo dalle basi. Quando parliamo di mimosa, ci riferiamo quasi sempre all’Acacia dealbata, una pianta originaria dell’Australia, che in Italia si è ambientata benissimo grazie al clima mite, soprattutto nelle zone costiere.
La mimosa è una pianta sempreverde che può diventare un vero e proprio albero, arrivando anche a 10-12 metri di altezza. I suoi fiori gialli, piccoli e profumatissimi, sbocciano tra febbraio e marzo, proprio quando la natura inizia a risvegliarsi dopo l’inverno.
Perché piace tanto?
• Il colore giallo acceso è un’esplosione di allegria in un periodo in cui i giardini sono ancora spogli.
• Il profumo dolce ma non invadente è tipico della primavera che sta arrivando.
• È una delle prime piante a fiorire, quindi porta subito un po’ di buonumore.
Tre regole fondamentali per coltivarla dopo l’acquisto
Hai ricevuto una pianta di mimosa o l’hai comprata perché ti sei lasciato conquistare dai suoi fiori gialli? Bene! Ma adesso viene il bello: farla sopravvivere anche dopo la fioritura. La mimosa è bellissima ma un po’ delicata, quindi se vuoi tenerla in vita a lungo segui queste tre regole fondamentali:
Posizione e clima
La mimosa è una pianta amante del sole e del caldo, quindi mettila in un posto luminoso e riparato dal vento. Se vivi in una zona con inverni rigidi, meglio coltivarla in vaso così da poterla spostare dentro casa o in serra nei mesi più freddi.
Consiglio extra: Evita di tenerla in casa troppo a lungo, perché soffre se l’aria è troppo secca.
Irrigazione
Non serve esagerare con l’acqua, ma neanche dimenticarsene. Il trucco è mantenere il terreno sempre leggermente umido, soprattutto durante la fioritura. In estate, aumenta le innaffiature, ma fai attenzione ai ristagni d’acqua: la mimosa ha radici delicate che possono marcire facilmente.
Potatura e rinvaso
La potatura è fondamentale per mantenere la pianta sana e farla rifiorire l’anno successivo. Taglia i rami secchi o sfioriti subito dopo la fioritura, così stimoli la crescita di nuovi germogli. Se la coltivi in vaso, ogni due anni cambia il vaso con uno leggermente più grande e usa un terreno leggero e ben drenato.
Perché la mimosa è il simbolo della Festa della Donna?
Ora che sai come prendertene cura, è il momento di scoprire il motivo per cui proprio la mimosa è diventata il simbolo dell’8 marzo. La scelta risale al 1946, quando l’Unione Donne Italiane cercava un fiore che potesse rappresentare la Festa della Donna.
Doveva essere:
• Economico e facile da trovare (in un’Italia appena uscita dalla guerra non si poteva certo scegliere un fiore costoso).
• Fiorito proprio a Marzo.
• Allegro e pieno di significato.
La mimosa, con la sua delicatezza e la sua forza, sembrava perfetta: una pianta che sboccia in inverno, sfidando il freddo, proprio come le donne che hanno sempre saputo affrontare le difficoltà con coraggio.
La mimosa non è solo una pianta bella da vedere, ma ha anche una storia importante da raccontare. Se hai la fortuna di avere una mimosa in giardino o sul balcone, prenditene cura seguendo queste semplici regole e ogni anno potrai goderti la sua splendida fioritura. E quando la guarderai, ricordati che quei piccoli fiori gialli sono il simbolo della forza e della bellezza di tutte le donne.
Hai già una mimosa o stai pensando di acquistarla? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!