L’incanto e la bellezza delle piante Carnivore

18 Giugno 2024

Le piante carnivore possiedono un fascino singolare, nella loro stranezza e nell’immensa bellezza sono perfette per proporre qualcosa di diverso nei nostri ambienti

Possedere una pianta carnivora significa creare uno stile ornamentale ricco di colori e di forme inusuali.

Si chiamano carnivore o insettivore proprio perché si cibano di insetti e non cercano il nutrimento nel terreno.

Perché possiedono queste caratteristiche?

La ragione sta nella loro evoluzione. Partiamo dall’origine: dalle terre Sudafricane, in particolare da territori paludosi o rocciosi, privi di sostanze nutritive come l’azoto, il potassio ed il fosforo. In questi territori le piante carnivore hanno dovuto adattarsi e cacciare gli insetti, sostituendo gli elementi nutritivi assenti nel terreno con le proteine animali.

Per questo oggi abbiamo delle erbacee perenni dall’apparato radicale molto ridotto (non sono abituate a cercare niente nel sottosuolo di cui nutrirsi) e dall’ampio apparato fogliare che funge da trappola e, a seconda della varietà, assume forme e colori diversi.

In particolare, abbiamo tre tipi di trappole:

Trappole a scatto: con un movimento rapido le foglie, come delle bocche, intrappolano le loro prede;

Trappole adesive: la mucillaggine collosa secreta dalle foglie le rende appiccicose e gli insetti sfortunati che le sfiorano non si possano più muovere.

Trappola a pozzo: le foglie, dette ascidi, creano una sorta di pozzo che contiene un liquido zuccherino che attira gli insetti e li intrappola nel fondo, rendendo difficile se non impossibile la risalita e la fuga.

Ecco le regole principali da tenere a mente per la coltivazione delle piante carnivore:

ESPOSIZIONE: prediligono ambienti molto luminosi, più luce riceveranno meglio sarà (almeno 10 ore al giorno)

IRRIGAZIONE: richiedono irrigazioni frequenti e regolari, essendo piante amanti dell’umidità. Consigliamo l’utilizzo di acqua distillata o acqua piovana per irrigarle.

SUBSTRATO: hanno l’esigenza di un substrato a pH acido (inferiore a 5), poco importa se privo di nutrienti e in particolar modo d’azoto, che viene così integrato dalla pianta attraverso la digestione delle proteine animali. Il terriccio Vigorplant per piante carnivore è composto da torba baltica, che dona al substrato acidità, capacità di drenaggio e aumenta allo stesso tempo la ritenzione idrica, e da perlite che permette infine di aumentare l’aerazione con effetti positivi sull’apparato radicale e sullo sviluppo della pianta.

Le varie specie di piante carnivore disponibili in Garden sono: Dionea, Sarracenia, Nepenthes, Drosera, Pinguicula, Darlingtonia (quest’ultima tra le più rare).

Sono tutte molto decorative e si prestano ad essere inglobate nei design moderni

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