Il profumo per eccellenza è proprio quello dell’Osmantuhus. Un arbusto sempreverde, resistente e dal profumo fragrante. Viene utilizzato soprattutto per formare delle siepi colorate
L’Osmanthus o Olea fragrans è una pianta speciale per robustezza, lucidità delle foglie ma soprattutto per il gran numero di minuscoli fiori profumatissimi che produce. Viene spesso confusa con l’agrifoglio, in quanto presenta anch’essa foglie seghettate. Il primo, però, produce fiori dal bianco al rosso e bacche bluastre ed ovoidali, mentre quelle dell’agrifoglio sono tonde e rosse.
Il suo nome deriva dalle parole greche “osme”, profumo e “nathos”, fiore. In Cina, viene chiamato guihua (“piano”, “esame”) e viene coltivato nei pressi dei templi buddisti.
Ecco alcune delle varietà più richieste
Come sapete l’Osmanthus è caratterizzato da molte varietà. Ad esempio l’osmanto di Burkwood è generato da un incrocio di Osmanthus decorus, proveniente dalla Turchia, e Osmanthus delavayi, ed è pertanto la variante più resiliente che si adatta alla creazione di piccole siepi. L’Osmanto fragrans è la cultivar più conosciuta; è infatti quella adatta a realizzare delle siepi alte e odorose. Per questa ragione, viene chiamato anche osmanto gigante. Può infatti superare i 5 metri d’altezza e, se scelto nella sottospecie aurantiacus, ovvero l’osmanto arancio, emette piccoli fiori gialli dal vago sapore d’arancio. L’osmanto odoroso cresce su terreni sabbiosi e ben drenati e i suoi fiori, piccoli e di forma tubolare, hanno un profumo che somiglia un po’ a quello dei fiori di magnolia, limone e gelsomino. Mentre l’Osmanthus ‘Goshiki’ vuol dire “cinque colori”. In Italia è conosciuto come tricolor ma viene chiamato anche fake holly. Le sue foglie, prive di spine, nascono infatti rosse, ma una volta diventate verdi, si colorano di screziature gialle, crema e grigie. Proviene dal Giappone e popola anche Taiwan. È una sottospecie dell’heterophyllus.
I suoi piccoli fiori gialli si presentano in mazzetti tra la fine dell’estate e l’autunno. Preferisce terreni ben drenati e acidi e una posizione soleggiata. Può subire l’attacco degli afidi in primavera.
Piccoli ma importanti consigli su come mantenere la pianta
Esposizione
all’aperto tutto l’anno, al sole o mezz’ombra, fino alla Val Padana; da proteggere in serra fredda sull’arco alpino. Tollera il freddo, il caldo intenso e la salsedine; non ama il vento gelido.
Terreno
preferisce un terreno fertile e ben drenato, fresco e profondo, ma si può adattare ad altri tipi di substrato.
Annaffiature
in giardino, abbondante in estate su piante giovani; diradare o sospendere in inverno. In vaso, in estate, quando il terriccio è asciutto.
Attenzione la pianta eccessivamente annaffiata presenta foglie ingiallite e può persino perdere alcune foglie. Inoltre, l’eccessiva irrigazione può causare un raggrinzimento della struttura complessiva della pianta e può anche favorire il marciume delle radici.
Concimazione
in autunno e in primavera, del tipo universale a lenta cessione.
Abbinamenti
Utilizzatelo come esemplare isolato o per creare una siepe profumata e difensiva. Anche in vaso (diametro minimo 50 cm per esemplari adulti). Abbinatelo con sempreverdi da siepe come agrifoglio, aucuba, pittosforo…
Non può mancare la pianta più profumata del panorama botanico
Vogliamo vedervi tornare a casa con un bellissimo vaso di Osmanthus